Stai leggendo:
Psicologa clinica e psicoterapeuta psicoanalitica

Dott.ssa D’Acuti Arianna

Articoli

Voglio un figlio ma il mio partner no/non voglio un figlio ma il mio partner sì

Il matrimonio religioso può essere annullato dalla Sacra Rota se uno dei due partner non vuole avere figli e l’altro partner ne fa richiesta.

Per la religione cattolica il matrimonio si fonda sull’obiettivo di procreare. Se questo obiettivo non c’è, viene a mancare il senso del matrimonio.

Possiamo tranquillamente affermare che oggi come oggi questa visione dell’unione è obsoleta, perlomeno è parziale.

Ci si unisce con un altro essere per l’amore, per il desiderio di condividere un percorso insieme, per costruire qualcosa insieme e, spesso, il costruire include l’avere figli.

Ma questa visione più ricca e articolata della relazione di coppia, non ci rende immuni a spinte e desideri differenti rispetto all’avere figli o no.

Una percentuale molto alta di noi si scontra su questo tema.

Partiamo dal presupposto che non vi sia nulla di male ad avere idee differenti all’interno di una coppia. Il problema si pone se non abbiamo la capacità di affrontare i conflitti in maniera sana e proficua.

Ricordiamoci che due individui che si amano e decidono di costruire una vita insieme hanno un passato alle spalle e dei vissuti interni che quasi mai coincidono.

Questo sapere si oscura spesso, crediamo che l’altro debba pensare come noi e sentire come noi.

Crediamo, nel nostro egocentrismo, che il nostro pensiero sia l’unico corretto, che le nostre ragioni siano più vere di quelle dell’altro. Ovvio che questa affermazione vale per ogni ambito della relazione, ma focalizziamoci sul sì/no ai figli.

Tutte e due i partner sono essi stessi figli e, di conseguenza, portano dentro di loro i vissuti connessi. Se non vi è lo spazio necessario all’ascolto dell’altro, alla verità dell’altro, alla condivisione con l’altro, ci si trova schierati contro l’altro e la guerra inizia, spesso con armi pericolose.

Ad esempio: “se non mi dai un figlio ti lascio”; faccio delle cose di nascosto per raggiungere il mio obiettivo (non prendere precauzioni e l’altro è sicuro che vi siano); “sei tu la causa del mio malessere”; “non mi dai quello che voglio e io non do a te ciò che vuoi”; oppure il tradimento (lo faccio con qualcun altro).

La coppia in molti casi si sfascia sotto questa pressione e anche se non vi è separazione, l’allontanamento affettivo si verifica.

Bisogna davvero essere adulti per affrontare nel modo migliore una vita assieme e risolvere i conflitti assieme.

È necessario essere consapevoli della propria individualità per poter essere aperti all’individualità dell’altro.

In casi del genere, richiedere un aiuto esterno non è sintomo di debolezza, ma di grande intelligenza: ripercorrere le tappe di ognuno per arrivare ad una soluzione buona (che non esclude anche la separazione) è davvero difficile farlo da soli, intrappolati nei propri meccanismi di cui ho già parlato.



Dott.ssa D’Acuti Arianna
Psicologa clinica e Psicoterapeuta psicoanalitica Avellino

Dott.ssa D’Acuti Arianna

Psicologa clinica e psicoterapeuta psicoanalitica a Avellino (AV)
Iscrizione Albo n. 22298
P.I. 14706721009

© 2024. «powered by Psicologi Italia». È severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.