Decidere di avere un figlio e non arrivare al risultato, spinge spesso le persone ad accanirsi e a volerlo a tutti costi con le conseguenze sopra riportate.
La medicina e la ricerca oggi ci offrono soluzioni impensabili solo poco tempo addietro: di fronte a difficoltà oggettive di procreazione sono possibili tutta una serie di cure che, in alcuni casi, possono risolvere le problematiche.
E questo è solo un bene. Tuttavia ci sono troppe coppie disfarsi e troppe persone massacrarsi nel tentativo di avere un figlio.
Va più che bene approfittare della scienza per risolvere situazioni limitanti, ma accanirsi a tentare e ritentare fino all’inverosimile pur di diventare genitore è deleterio e logorante per il singolo e per la coppia.
Il senso di fallimento, di non essere adeguati, di disprezzo per sé avvelena il nostro sentire e il nostro vivere.
I fallimenti a cui si va incontro segnano profondamente, le conseguenze a questi trattamenti non sono solamente fisici ma anche emotivi.
Fare l’amore diventa un lavoro e uno stress invece che un unione con la persona desiderata; si instaurano meccanismi di colpevolizzazione tra i partner, di vergogna.
Ciò che potrebbe unire la coppia nell’amore, diventa motivo di litigio, di lontananza, di sofferenza.
Spesso si tagliano i contatti sociali, non si frequentano più gli amici che hanno figli, ci si isola nel proprio dolore, si arriva addirittura a non poter più vedere una donna incinta senza piombare nel baratro della disperazione.
Drammatico vero, e tantissime persone lo vivono.
Altre volte invece, si cade in una sorta di rassegnazione che spegne il piacere della vita, che ne toglie il senso, che non ci permette di vedere quante possibilità la vita ci offre, che ci porta a considerarci persone di seconda categoria.
Quando accade questo, le persone non si muovono, non tentano nemmeno di capire se la situazione potrebbe essere modificata, l’apatia prende il sopravvento.
Difficile comprendere la giusta misura, difficile vedere dove ci si rassegna troppo presto e dove invece ci si accanisce oltre ogni dire.
Quando la vita ci pone di fronte a una situazione così fuori dal nostro controllo, è il nostro equilibrio interno che ci permette di vivere nel miglior modo e di accettare la bellezza in ogni forma.
Non è detto che il non poter avere figli sia una maledizione calata dall’alto e che la vita così non abbia senso: poter accettare la nostra realtà ci permette di trovare altro senso, di onorare quanto abbiamo e spenderci al meglio con ciò che abbiamo.
E’ necessario avere una buona dose di stima personale e di amore per la vita per potersi sperimentare in altre forme oltre a quella che avevamo nella mente.
Dott.ssa D’Acuti Arianna
Psicologa clinica e Psicoterapeuta psicoanalitica Avellino
Psicologa clinica e psicoterapeuta psicoanalitica a Avellino (AV)
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